Con sentenze del 13 e 17 maggio 2022 la Corte dei reclami penali del Tribunale penale federale ha accolto i ricorsi contro alcune decisioni di chiusura in ambito di assistenza giudiziaria internazionale in materia penale alla Russia. A fronte delle accertate violazioni dell’art. 2 della Carta dell’ONU, del mancato rispetto del Memorandum di Budapest del 5 dicembre 1994, dell’uscita dal Consiglio d’Europa e, a partire dal 16 settembre 2022, dalla giurisdizione della Corte europea dei diritti dell’uomo, vengono a mancare, anche chiedendo delle garanzie diplomatiche, i requisiti richiesti dalla legge sull’assistenza internazionale in materia penale e dalla giurisprudenza per fare affidamento nel rispetto da parte della Russia dei propri impegni di diritto internazionale, segnatamente in materia di diritti dell’uomo.
Le sentenze non sono definitive e sono impugnabili al Tribunale federale.
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