19.04.2024 - 09:00, Continuazione dibattimento

Luogo: I Aula penale
Caso: SK.2023.24

Natura dei reati

Causa Ministero pubblico della Confederazione e accusatori privati contro A. e B. per titolo di truffa commessa per mestiere (art. 146 cpv. 1 e 2 CP), in via subordinata amministrazione infedele (art. 158 CP), e riciclaggio di denaro aggravato (art. 305bis n. 1 e 2 CP).



Osservazioni

Il 25 aprile 2023, il Ministero pubblico della Confederazione (in seguito: MPC) ha depositato, presso la Corte penale del Tribunale penale federale, un atto d’accusa nei confronti di un cittadino svizzero e saudita, nonché di un cittadino svizzero e britannico nel contesto del caso 1MDB.

In sostanza, il MPC rimprovera ai due imputati di avere messo in atto un piano volto a indurre il consiglio di amministrazione del fondo sovrano 1 Malaysia Development Berhad (1MDB), a stipulare, nel settembre 2009, sulla base di informazioni presumibilmente inveritiere, un contratto di joint-venture con il gruppo petrolifero PetroSaudi, società di cui uno dei co-imputati era l’avente diritto economico e l’amministratore unico. Secondo il MPC, gli accusati avrebbero agito di concerto con un investitore malese, allo scopo di arricchirsi. L’accordo prevedeva che, in cambio di una quota azionaria nella neonata joint-venture, 1MDB avrebbe immesso liquidità per USD 1 miliardo, mentre PetroSaudi apportato degli attivi costituiti da giacimenti petroliferi in Turkmenistan e Argentina, per un valore di 2,7 miliardi di dollari; attivi che, in realtà, PetroSaudi non possedeva.

Dopo la firma del contratto, USD 700 milioni liberati da 1MDB sarebbero stati trasferiti su un conto, aperto presso una banca in Svizzera, intestato a una società legata all’investitore malese con cui gli imputati avrebbero agito. Diverse decine di milioni di dollari sarebbero, poi, finiti nelle mani dei due accusati e della società PetroSaudi, senza servire gli interessi della joint-venture.

Inoltre, il MPC sostiene che i due imputati, successivamente e con le stesse modalità che hanno portato alla conclusione della joint-venture, hanno ideato diversi piani volti a indurre il consiglio di amministrazione di 1MDB ad autorizzare dei trasferimenti per un ammontare complessivo di USD 830 milioni, nel contesto di un prestito islamico successivo all’operazione di joint-venture. Questi fatti si sarebbero svolti tra il 2010 e il 2011. Anche questa somma di denaro sarebbe stata distratta. Infine, i due imputati avrebbero riciclato gli importi sottratti.



Collegio giudicante: Corte penale, Collegio a tre giudici

Lingua: Francese
22.04.2024 - 10:30, Inizio dibattimento
23.04.2024 - 10:30, Data di riserva

Luogo: I Aula penale
Caso: SK.2023.35

Natura dei reati

Causa Ministero pubblico della Confederazione contro A. per titolo di infrazione aggravata alla legge federale sugli stupefacenti (art. 19 cpv. 1 lett. c in combinato disposto con l'art. 19 cpv. 2 lett. a LStup), subordinatamente infrazione alla legge federale sugli stupefacenti (art. 19 cpv. 1 let. c LStup), promovimento della prostituzione (art. 195 lett. c CP), fabbricazione, occultamento e trasporto di materie esplosive o gas velenosi (art. 226 cpv. 2 CP), rappresentazione di atti di cruda violenza (art. 135 cpv. 1 e 1bis CP), pornografia (art. 197 cpv. 4 CP) e ottenimento illecito di prestazioni di un’assicurazione sociale o dell’aiuto sociale (art. 148a cpv. 1 CP).



Osservazioni

In sintesi, A. è accusato di aver venduto un totale di circa 98 grammi di cocaina pura tra marzo/aprile 2019 e settembre 2019. Inoltre, tra agosto e settembre 2019, A., insieme a B., avrebbe inammissibilmente limitato la libertà di azione di C., una prostituta che lavorava in Svizzera. Inoltre, l'accusa sostiene che tra il 2015 e il giugno 2016 A. avrebbe introdotto ed immagazzinato in Svizzera circa 2,4 kg di esplosivo in emulsione e, a metà marzo 2017avrebbe trasportato circa 800 grammi di esplosivo in Germania consegnandolo ad un membro di un gruppo che aveva pianificato di utilizzarlo per far esplodere un veicolo. Infine, A. è accusato di aver posseduto file pornografici vietati e file raffiguranti violenza, di aver mostrato una rappresentazione di violenza da parte di terzi e di aver ricevuto illegalmente indennità giornaliere dalla SUVA per un ammontare di 54.000 franchi svizzeri tra marzo 2019 e maggio 2020.



Collegio giudicante: Corte penale, Collegio a tre giudici

Lingua: Tedesco
07.05.2024 - 09:00, Inizio dibattimento

Luogo: I Aula penale
Caso: SK.2023.26

Natura dei reati

Causa Ministero pubblico della Confederazione contro A. e B. per titolo di infrazione all’art. 2 della legge federale che vieta i gruppi «Al-Qaïda» e «Stato islamico» nonché le organizzazioni associate.



Osservazioni

A. è accusato di avere sostenuto l'organizzazione «Stato islamico» tentando di attraversare il confine turco-siriano nel novembre 2014, unendosi ai ranghi di questa organizzazione nella zona di conflitto siriana tra il 3 febbraio e il 22 marzo 2015 e mettendo a disposizione di questa organizzazione risorse finanziarie tra il 7 giugno 2015 e il 2 febbraio 2016.

B. è accusato di avere sostenuto l'organizzazione «Stato islamico» unendosi alle sue fila nella zona di conflitto siriana tra il 3 febbraio e il 22 marzo 2015.



Collegio giudicante: Corte penale, Giudice unico

Lingua: Francese
15.05.2024 - 10:00, Inizio dibattimento

Luogo: II Aula penale
Caso: SK.2024.13

Natura dei reati

Causa Ministero pubblico della Confederazione e Dipartimento federale delle finanze contro A. per titolo di accettazione indebita di depositi del pubblico (art. 46 cpv. 1 lett. a LBCR).



Osservazioni

A. è accusato di avere, tra il 12 luglio 2013 e il 10 luglio 2014, in qualità di amministratore delegato di B. GmbH, accettato, sulla base di 64 “contratti di acquisto di azioni”, depositi pubblici da 49 investitori, per un importo di circa CHF 2.1 milioni, senza disporre della necessaria autorizzazione o senza essere legalmente esonerato da tale obbligo di autorizzazione.



Collegio giudicante: Corte penale, Giudice unico

Lingua: Tedesco
15.05.2024 - 11:00, Lettura sentenza

Luogo: I Aula penale
Caso: SK.2023.23

Natura dei reati

Causa Ministero pubblico della Confederazione e accusatori privati contro Ousman Sonko per titolo di:

- assassinio (art. 112 vCP)
in via subordinata omicidio intenzionale (art. 111 vCP)
in via ancor più subordinata omicidio intenzionale quale crimine contro l’umanità (art. 264a cpv. 1 lett. a CP)

- ripetute lesioni personali gravi (art. 122 cpv. 3 vCP)
in via subordinata ripetuta tortura quale crimine contro l’umanità (art. 264a cpv. 1 lett. f CP)

- ripetuta esposizione a pericolo della vita altrui (art. 129 vCP)
in via subordinata ripetuta tortura quale crimine contro l’umanità (art. 264a cpv. 1 lett. f CP)

- ripetuta coazione (art. 181 vCP)
in via subordinata ripetuta tortura quale crimine contro l’umanità (art. 264a cpv. 1 lett. f CP)

- ripetuta violenza carnale (art. 190 cpv. 1 vCP)
in via subordinata ripetuta lesione dell’autodeterminazione sessuale mediante violenza carnale quale crimine contro l’umanità (art. 264a cpv. 1 lett. g CP)

- ripetuto sequestro di persona (art. 183 n. 1 in combinato disposto con l’art. 184 cpv. 3 e 4 vCP)
in via subordinata ripetuto sequestro di persona quale crimine contro l’umanità (art. 264a cpv. 1 lett. d CP)

- ripetuto omicidio intenzionale quale crimine contro l’umanità (art. 264a cpv. 1 lett. a CP)
in via subordinata e parziale mancato impedimento intenzionale di omicidio, da parte del superiore (art. 264a cpv. 1 lett. a in combinato disposto con l’art. 264k cpv. 1CP)

- ripetuta tortura quale crimine contro l’umanità (art. 264a cpv. 1 lett. f CP)
in via subordinata mancato impedimento intenzionale di tortura, da parte del superiore (art. 264a cpv. 1 lett. f in combinato disposto con l’art. 264k cpv. 1CP)

- ripetuto sequestro di persona quale crimine contro l’umanità (art. 264a cpv. 1 lett. d CP)
in via subordinata mancato impedimento intenzionale di sequestro di persona, da parte del superiore (art. 264a cpv. 1 lett. d in combinato disposto con l’art. 264k cpv. 1CP).



Osservazioni

Punto 1.3. dell'atto d'accusa L’imputato Ousman SONKO è, in sintesi, accusato di avere commesso diversi gravi crimini in Gambia tra il 2000 e il 2016, agendo in parte singolarmente, ma in gran parte unitamente a un collettivo di autori composto dall’allora Presidente Yahya JAMMEH e da membri di spicco delle forze di sicurezza e dei servizi carcerari del Gambia. Nell’ambito di un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile del Gambia, Ousman SONKO, nella sua funzione, dapprima quale membro dell'esercito del Gambia, in seguito quale ispettore generale della polizia e infine quale ministro degli interni, è accusato di avere intenzionalmente ucciso, torturato, stuprato, nonché gravemente privato della loro libertà delle persone, agendo in parte da solo, ma in gran parte unitamente al collettivo di autori.

Punto 1.5.1. dell'atto d'accusa In particolare, Ousman SONKO, nel gennaio 2000, a Banjul/GMB, in correità con il collettivo di autori, avrebbe ucciso intenzionalmente un soldato, sospettato di un colpo di stato. 

Punto 1.5.2. dell'atto d'accusa Inoltre, Ousman SONKO è accusato di avere, da gennaio 2000 fino circa all’aprile 2002, a Tujereng/GMB e nelle vicinanze di Bakau/GMB, in seguito alla presunta uccisione del sospettato soldato golpista, ripetutamente stuprato la vedova di quest’ultimo. Nel gennaio 2005, a Banjul/GMB, Ousman SONKO avrebbe nuovamente violentato la vedova, torturandola e privandola illegalmente della sua libertà.

Punto 1.5.3. dell'atto d'accusa Nell’ambito di un tentativo di colpo di Stato del marzo 2006, Ousman SONKO è accusato di avere, a Banjul/GMB, con la complicità di un gruppo di correi, torturato e privato illecitamente della loro libertà diverse persone, appartenenti all’esercito, politici e giornalisti, nonché di avere commesso una violenza carnale.

Punto 1.5.4. dell'atto d'accusa Ousman SONKO è sospettato di aver ucciso intenzionalmente, nell’ottobre 2011, con la complicità con un gruppo di correi, un ex membro dell’Assemblea nazionale a Banjul/GMB.

Punto 1.5.5. dell'atto d'accusa Ousman SONKO è infine accusato di aver torturato, con la complicità di un gruppo di correi, diversi oppositori e di averli privati illecitamente della libertà nel quadro di una manifestazione politica organizzata nell’aprile 2016 a Banjul/GMB. Ousman SONKO è sospettato di aver torturato e poi ucciso, con la complicità di un gruppo di correi, uno degli organizzatori della manifestazione a Banjul/GMB.

English version



Collegio giudicante: Corte penale, Collegio a tre giudici

Lingua: Tedesco
22.05.2024 - 10:00, Inizio dibattimento

Luogo: II Aula penale
Caso: SK.2024.9

Natura dei reati

Causa Ministero pubblico della Confederazione e accusatori privati contro A. per titolo di furto commesso per mestiere, in parte tentato (art. 139 n. 1 e n. 2 CP, in parte in combinato disposto con l’art. 22 cpv. 1 CP) e ripetuta violazione del segreto postale e delle telecomunicazioni (art. 321ter CP).



Osservazioni

A. è accusato di avere, nel periodo tra marzo e luglio 2021, in qualità di dipendente di Posta CH SA, aperto diversi invii postali di raccomandate, preso conoscenza del loro contenuto e sottratto denaro contante per un ammontare complessivo di circa fr. 46'000.—, al fine di provvedere, in parte, al proprio sostentamento. In un’altra occasione, A. avrebbe tentato di sottrarre la somma di fr. 3'010.— da un invio postale.



Collegio giudicante: Corte penale, Giudice unico

Lingua: Tedesco
29.05.2024 - 11:00, Inizio dibattimento

Luogo: I Aula penale
Caso: SK.2024.7

Natura dei reati

Causa Ministero pubblico della Confederazione e accusatrice privata contro A. per tentata coazione (art. 181 CP in combinato disposto con l’art. 22 CP).



Osservazioni

A. è accusato di avere, il 2 gennaio 2023, dalla Svizzera, tentato di costringere la redazione di una rivista satirica francese a modificare la propria pratica giornalistica minacciandola di gravi danni. In particolare, egli avrebbe avuto l’intenzione di convincere la redazione a non più pubblicare in futuro caricature del profeta islamico Maometto. Secondo l’accusa, al momento del reato, A. era in stato di incapacità.



Collegio giudicante: Corte penale, Collegio a tre giudici

Lingua: Tedesco